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TUNISIA ON THE ROAD - Il giro della Tunisia tra villaggi,scuole e tanta sabbia (e un pò di paura)

La via del deserto è da sempre stata una delle mie più grandi curiosità. vedere "la porta" del Sahara, il prologo del deserto più grande del pianeta, quell'immensa distesa di sabbia che ricopre interamente il Sud della Tunisia. Ed era proprio da lì che sarebbe cominciata la nostra traversata...
TUNISI - HAMMAMET - DOUZ 505 Km

Stavamo per cominciare la nostra traversata del deserto in auto, per poi risalire la nazione nella direzione opposta, tenendosi poco distanti dal confine algerino. Il tutto è stato accompagnato dalla gioia di vivere e dai sorrisi degli abitanti dei piccoli villaggi e di tutta quella gente che non possiede nulla, eppure sembra abbia tanto...

DOUZ

Giunti a Tunisi (dove intanto c'era appena stato un attentato che aveva provocato 9 feriti 1, un buon inizio direi), attraversiamo la città per raggiungere Hammamet dove abbiamo recuperato tutto il materiale multimediale e tecnico da installare nella scuola.Trascorsa la notte, al mattino si parte in direzione Douz. Arrivati a destinazione ci rendiamo subito conto della precarietà delle condizioni di vita degli abitanti di Douz costretti all'arte dell'arrangiarsi per la sussistenza, sembra quasi di aver fatto un tuffo nel passato. Impossibile però non restare affascinati da una cultura così tanto radicata nella quotidianità di questa gente impegnata nel mercato tipico del posto, che si svolge una volta a settimana oltre che da mercati all aperto dove si svolgono scambi e vendite di animali. Una volta raggiunto l' istituto scolastico, veniamo immediatamente travolti da un ondata di scolaretti incuriositi dalla mia chitarra, chitarra compagna assoluta dei miei viaggi. E' stata una vera e propria esplosione di gioia regalare istanti di serenità a quei bambini, gioia difficile da trascrivere. Portata a termine l'installazione dell'aula multimediale ci siamo intrattenuti a pranzare con i bambini e l'intero personale dell'istituto, momenti che porterò nel cuore sempre...ma la giornata è giunta al termine e al calar del sole carichiamo gli zaini in auto diretti verso la prossima meta, Matmata.
DOUZ - MATMATA 85 Km percorsi

MATMATA
Villaggio di origine Berbera, Matmata è una città interamente costruita sotto terra per combattere il caldo, che in estate è davvero soffocante. Durante il tragitto ci fermiamo a mangiare, avevamo con noi cibo in scatola che decidiamo di consumarlo nei pressi di uno strano museo...avrà avuto i suoi turisti in passato. Se non fosse per lo strano e buffo personaggio che lo gestisce nel migliore dei modi (facendoti da guida in cambio di una mancia), questo museo sarebbe già stato vittima del vento. Posizionato ad una notevole distanza dal primo "centro abitato" è praticamente ormai abbandonato. Attraversando le strade di Matmata ci imbattiamo in un bambino e in sua madre, avevamo con noi giocattoli e scatole di colori da poter regalare. Ed infine una famiglia ci accoglie in casa propria, svelandoci così le loro condizioni di vita...offrendoci gentilmente un aperitivo di benvenuto (che non va mai rifiutato)

MATMATA - KSAR GHILENE 115 Km percorsi

E' arrivato il momento di entrare a fondo, si parte per di un oasi nel bel mezzo del deserto, tra tempeste di sabbia e scenari che variano ad una velocità ingestibile In lontananza ci sembra di scorgere un pullman... in effetti c'è, non è un miraggio. E' abbastanza facile comunque "vedere" dei miraggi sopratutto nelle ore più calde della giornata. Facendo fuoristrada si perde la pista da seguire, colpa sia del vento che sposta la sabbia e cancella le piste, colpa delle distrazioni continue offerte da questa stupenda terra. Isolata in una parte di deserto notiamo una tenda,veniamo accolti da una donna, possedeva solo poche galline un piccolo gregge e 3 cani da compagnia. Offriamo tonno qualche indumento e vitamine varie, nella loro povertà loro ricambiano con uova e latte, un gesto che ci lascia a bocca aperta dato che era tutto quello che avevano.


KSAR GHILENE
Ksar Ghilene è un oasi nel sud della Tunisia. Si tratta di un rifugio per una cinquantina di famiglie di nomadi che vivono dallo sfruttamento della palma da dattero l'allevamento di capre e pecore. Ci sono tre campi con tende berbere 2 bar ed un ristorante,a pochi chilometri eretto su una grossa collina di sabbia si possono visitare le rovine di un forte dell'epoca romana, l'oasi è alimentata da una fonte di acqua calda in cui è possibile nuotare. Nel motore della macchina ci ritroviamo un lungo serpente bianco attorcigliato tra le parti di plastica e metallo, una persona del posto si occupa di tirarlo via.
Dopo un indimenticabile notte passata sotto una cupola di stelle nel bel mezzo del deserto,si riparte. Ci incamminiamo verso le oasi di montagna di Midès, Tamerza e Chebika.


(L'oasi vista elicottero)

KSAR GHILENE - TOZEUR - METLAOUI (confine con l' Algeria) 352 Km percorsi

TOZEUR

Il palmeto di Tozeur sembra essere il più bello della Tunisia.


METLAOUI (confine con l' Algeria) - GAFSA 40 Km percorsi

GAFSA
Gafsa capoluogo del governatorato omonimo, importante centro industriale. Si trova a 369 km da Tunisi Un giro rapido e lasciamo subito la città.

CHEBIKA
L'oasi di Chebika. Le cascate sono più di 200, un'ottimo approccio prima di entrare nel cuore del deserto. Circola subito la notizia della nostra presenza (in quel periodo era impensabile trovarne di stranieri) e la cosa fa smuovere il minuscolo paesino, non ci sentiamo molto al sicuro e decidiamo di dormire in un ristorantino ovviamente chiuso, ma che rapidamente hanno messo in moto per poterci sfamare. Quattro materassi per terra tra la polvere e la sabbia che ormai è ovunque, 4€ a persona per sentirci un pò al sicuro. E' stata una notte insonne per alcuni, io mi sono lasciato cullare dal suono del vento e dal panorama che avevo dalla finestra.


CHEBIKA - KAIROUAN - SOUSSE 80 Km percorsi

KAIROUAN
La città dalle 300 moschee nonché la quarta città santa dopo la Mecca, Medina e Gerusalemme. Dichiarata patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 1988.

SOUSSE
Sousse è una città di 173.000 abitanti, terza del paese per popolazione (dopo Tunisi e Sfax) città turistica da un lato, ma vuota e abbandonata dall'altro (tenendo pur conto che non era la stagione turistica) banche distrutte e ristoranti lasciati a marcire, per la strada si avverte nervosismo e paura. Facciamo un giro la sera e notiamo la un furgone che gira più volte sulla stessa strada come volesse pedinarci, infatti dopo pochi minuti veniamo perquisiti da poliziotti in borghese sbucati proprio da quel furgone. Mostriamo i passaporti e dopo una breve conversazione ci lasciano, consigliandoci di rientrare ed avevano le loro ragioni, ma la curiosità è una forte bestia che non riesco a tenere a bada. Ormai gli hotel sono frequentati da grandi giri di prostituzione elegantemente nascosti in "cene spettacolo" e appuntamenti amorevoli. Dopo circa 10km di cammino tra le varie zone della città decidiamo di fare una sosta a bere in un bar e approfittare dell'offerta 3x2 sulla birra (per tutto il viaggio ho avuto molta difficoltà a reperirne una, non per altro, ma erano 13 giorni che non bevevo una birra) purtroppo non riusciamo a visitare la Medina, in realtà qui nemmeno dovevamo esserci, la notte ha forzato il viaggio e sentivamo il bisogno di sostare e riposare per qualche ora.

SOUSSE - MONASTIR - HAMMAMET 160 Km percorsi

MONASTIR
E' una città della Tunisia che si trova sulla estremità meridionale del Golfo di Hammamet, a circa 160 km a sud di Tunisi. E' uno dei principali centri del Sahel tunisino. A Monastir è presente un' Università, fondata nel 2004, che dispone di 5 Facoltà: Scienze, Medicina, Odontoiatria, Farmacia, Scienze Economiche e Gestionali.

HAMMAMET
Hammamet nota principalmente perché nel 1994 vi si rifugiò Bettino Craxi, sfuggendo ad un mandato di cattura italiano e morendovi poi nel 2000. La tomba dello storico leader socialista è nel cimitero della città. Girovagando mi ritrovo in questa vecchia villa abbandonata. La villa dell'ex Presidente. Nel 2011 a seguito proteste e manifestazioni violente (più di 100 vittime tra civili e forze armate) il presidente ha abbandonato il Paese, fuggendo in volontario esilio a Jedda, in Arabia Saudita.

HAMMAMET - TUNISI 75 Km percorsi

TUNISI
Giro all'interno della Medina pranzo,documenti pronti e ci imbarchiamo per l'Italia con: un pò di chili in meno nello zaino,un'infinità di momenti che mi hanno lasciato senza parole,situazioni di condivisione estrema,chilometri e chilometri di nuove avventure in più ...e tanti brividi che anche adesso mentre scrivo ancora non mi abbandonano.

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